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Nell’Unione europea si producono ogni anno più di 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti come conseguenza dell'attuale modello economico lineare.
A febbraio 2021 il Parlamento europeo ha votato per il nuovo piano d’azione per l’economia circolare, chiedendo misure aggiuntive per raggiungere un’economia a zero emissioni di carbonio, sostenibile dal punto di vista ambientale, libera dalle sostanze tossiche e completamente circolare entro il 2050. Sono anche incluse norme più severe sul riciclo e obiettivi vincolanti per il 2030 sull’uso e l’impronta ecologica dei materiali.
In cosa consiste l'economia circolare? L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. In altre parole, piuttosto che gettare i beni acquistati dopo l'utilizzo, se ne incentiva la riparazione e il riutilizzo. Questa pratica, rispetto al riciclo tradizionale, presenta un grande risparmio in termini energetici (costa meno passare di mano un oggetto che distruggerlo e riutilizzarne le materie ricavate per ricostruirne un'altro).
In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo.
I principi dell’economia circolare cercano di superare il tradizionale modello economico lineare, fondato sullo schema “estrarre, produrre, utilizzare e gettare”, portando a una nuova economia dove non sono necessarie grandi quantità di materiali e energia (fattori produttivi sempre più difficilmente reperibili a un basso prezzo).
L'ambito di progetto è la realizzazione di una piattaforma che favorisca l'economia circolare permettendo a privati cittadini si prestarsi o scambiarsi oggetti in maniera digitale. Ciascun utente registrato alla piattaforma potrà esporre degli oggetti che intende regalare o prestare ad altri. Ogni scheda sarà caratterizzata da una foto, dalla descrizione e dalla città in cui si trova. Gli utenti, indipendentemente dal fatto che abbiano messo in mostra oggetti o meno, potranno richiedere gli oggetti presenti nella propria provincia. Infatti, per favorire gli scambi senza pesare sull'inquinamento legato ai trasporti, saranno ammessi soltando trasferimenti all'interno delle provincia. Gli scambi avverranno tramite dei dispositivi fisici (Smart Locker) in cui il cedente porterà l'oggetto appena gli sarà possibile e il ricevente lo riporterà una volta usato.
Il flusso che ci si aspetta per la movimentazione di un bene è descritto dal seguente esempio:
- Mario Rossi e Luca Grigi sono due utenti registrati alla piattaforma
- Mario Rossi espone sul sito il suo tagliasiepe, che ha acquistato ma usa solo due volte all'anno.
- Luca Grigi ha bisogno di tagliare la siepe. Acquistare un tagliasiepe sarebbe molto costoso, quindi lo prende in prestito da Mario Rossi, utilizzando la piattaforma.
- Mario Rossi viene avvertito della richiesta di prestito da parte di Luca Grigi.
- Luca Grigi può decidere se accettare o meno di prestare il bene. In caso positivo, sceglierà lo smartlocker più comodo a lui dove porterà il tagliaerba.
- Dopo la conferma, Mario Rossi riceverà un codice per aprire lo sportello dello Smart Locker
- Mario rossi si recherà allo Smart locker, aprirà lo scomparto e depositerà il bene.
- A questo punto Luca Grigi potrà andare a ritirare il tagliaerbe, usando il codice che ha ricevuto
- Dopo l'utilizzo, Luca Grigi sceglierà lo smartlocker più comodo per lui e, in maniera analoga a quanto ha fatto Mario Rossi, depositerà il bene nello smart locker.
- Mario Rossi potrà ritirare il bene.
Elementi opzionali che potranno essere implementati:
- attribuire un reward per ogni oggetto prestato in base al valore del bene (es. Mario Rossi indica che il tagliaerba costa 300€ per cui gli vengono attribuiti 3 punti per ogni giorno in cui l'ha noleggiato).
- attivazione del noleggio. Il cedente portà decidere di mettere a pagamento il noleggio del bene (es. 10€/gg).
Il sofware per lo smartk locker è disponibile a questo indirizzo